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Così, finiti i lavori di risistemazione del giardino dietro la chiesa, la parrocchia dei carmini decise di offrire alla barchetta da caccia, un congedo molto particolare:

Avevo ancora un paio di settimane per inventarmi qualcosa se volevo evitare che la barca venisse distrutta dopo il periodo natalizio.

Mi venne in mente che sul fianco della chiesa, c'è un bel chiostro che ospita il liceo artistico statale Guggenheim. Chiesi così in dono la barca alla parrocchia, per fare una serie di attività con gli studenti del liceo.
Dalla porta della sacrestia saremmo riusciti a portare la barca nel chiostro.

Qui sotto vedete la chiesa di Santa Maria dei Carmini con il campanile, il piccolo giardino sotto il campanile, e il bel chiostro del liceo artistico.

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Mi misi in contatto con il liceo presentando un progetto attorno a questo piccolo sandolo veneziano. A me naturalmente stava a cuore incuriosire i ragazzi nella speranza che qualcuno di loro si accorgesse della profonda incompatibilità delle moderne e potenti barche a motore con la natura di Venezia e della sua laguna.
Avremmo studiato assieme la barca, misurandola, disegnandola e alla fine smontandola pezzo a pezzo. Ogni parte ha un suo nome, una sua funzione, è fatta con un legno specifico e si unisce alle altre in un suo modo.

La barchetta della parrocchia dei Carmini, che quasi quasi ribattezzo "Carmine", è un sandolo s'ciopòn, o da schioppo, usato una volta per andare a caccia di anatre in mezzo alle barene con un grande fucile, come si racconta nel testo che potete scaricare da questo link.

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Caratteristica peculiare dei sandoli s'cioponi, oltre alla prua molto bassa per sparare raso acqua, è la falca destra interrotta. Questo perché per avvicinare uno stormo di anatre restando nascosti, occorreva stare sdraiati nella barca su una sorta di cuscino per restare all'altezza del fianco della barca remando, con una pagaia, con un braccio fuoribordo attraverso l'interruzione della falca.

Il fatto che il sandolo Carmine non presenti questa particolarità è solo il segno che la barca, dagli anni sessanta, quando questa caccia è stata vietata, ad oggi, ha subito vari inteventi di manutenzione tra cui certamente la sostituzione delle falche.

Questa barca, di un mio amico, è fatta ancora in quel modo.

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Al termine delle festività però, la scuola non aveva ancora dato risposta ufficiale. Il sandolo Carmine non poteva restare per molto in chiesa e occorreva subito trovare una soluzione temporanea.
Anzi, mi scocciava chiedere tempo per portar via la barca, dopo aver anche insistito per ispezionare tutti i passaggi e le porte sul percorso verso il chiostro. Così decisi di tener fede all'impegno e portarla via il giorno concordato.

Non sapevo dove metterla e mi fermai prorio dietro l'angolo, in rio terà de la scoazzera sfidando il rischio di una multa per occupazione di suolo pubblico (che sarebbe stata la terza di questo tipo, nella mia vita di cercatore di barche).
Per far sembrare che non fosse mollata là e che fosse in transito, nei giorni successivi continuai a spostarla da un lato all'altro della strada.

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Finché finalmente trovai un inaspettato rifugio nel giardino dei miei vicini di casa....