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rimuovere l'intero sancòn significa torturare tutte le strutture a cui esso è inchiodato. In particolare questa barca ha doppio cinturino: uno sotto la nerva ed uno una dozzina di centimetri più in basso. Entrambi sono protetti con molte mani di vernice trasparente, quindi con il legno a vista e i buchi delle teste dei chiodi sono chiusi con tappi di legno scelto. Se non vogliamo deturpare la barca con vistose cicatrici dobbiamo mettere in conto tante ore di lavoro aggiuntive. L'altra strada è quella di una ricostruzione parziale del sancòn tagliando via solo la parte marcia. Qui la regola generale è che bisogna tagliare il sancòn in diagonale e l'innesto è tanto più robusto quanto più è lunga la diagonale. Torna utile un seghetto elettrico a lama vibrante anche se è talmente rumoroso da farmi rimpiangere la sega a mano. Per intercettare meno chiodi possibile ho disegnato la diagonale di modo da finire subito sopra il comento tra le tavole del fianco.