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Ahimé purtroppo il mio piano strategico è saltato perché ben nascosto sotto la pittura, c'è qui un bel cappotto di vetroresina che ricopre tutta la barca! Trovare le teste delle viti diventa un'impresa e la tentazione di troncarle e abbandonarle dentro il legno senza toccare nulla è forte. Ma sono davvero tante e dovrei fare tutti buchi nuovi per le viti nuove, indebolendo ulteriormente le tavole già martoriate. Alla fine decido di mettermi alla ricerca e prima provo con un raschietto molto affilato ma la vetroresina non si scalfisce. Finisco per usare l'odiato disco con carta vetrata che consuma un po' alla volta la vetroresina facendo una nuvola di polvere tossica che investe tutto il mio laboratorio. Che rabbia! Cerco di non respirare. Gli strati di vetroresina sono due e bisogna assottigliarla molto per riuscire ad intravedere le posizioni delle viti. Solo a quel punto si possono scoprire le teste con una sgorbia e finalmente estrarle.