2/42
[Previous | Index | Next]

abbiamo deciso di sostituire alcune piane, la parte inferiore delle costole della barca, che misteriosamente si sono spezzate. Cercherò in seguito di capire come mai è successo. Per tirare in secco la barca nel mio laboratorio ho bisogno di un livello di marea di almeno 70-80cm altrimenti ho difficoltà ad imbroccare con il brione dei vasi il primo parato dello scalo. La verità è che io non ho un vero scalo come si addirebbe ad un vero squero. Per questo non lo chiamo squero ma in modo un po' vago lo chiamo magazzino o laboratorio. Sono convinto tuttavia che indietro nel tempo questo era uno squero, prova ne sia la fenomenale larghezza dell'apertura sull'acqua, di ben 4.5m che non può che servire a tirar dentro barche. Perciò certamente vi fu un tempo in cui qui davanti vi era anche uno scalo. In tutta la città di Venezia sono scomparsi a centinaia gli scali di alaggio tramutandosi in compatti terreni magari edificati o in alte banchine munite di complesse e costose gru. Il mio pontiletto galleggiante, costruito su 4 grosse boe, mi consente di raggiungere gli ormeggi, un po' discosti dalla riva, dove l'acqua è più fonda. A volte l'ho usato proprio come avanscalo ma poco pratico. Perciò preferisco rimuoverlo nelle operazioni di varo e alaggio ruotandolo sulla sinistra.