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Nei circoli sportivi si preferisce senz'altro tenere le barche protette a terra per metterle in acqua solo per un breve utilizzo. Ma non è sempre così per tutti. A Venezia la maggior parte delle barche sta sempre in acqua, a cielo aperto, e rientra a terra solo per brevi periodi per la manutenzione. Anche per una associazione i cui soci usano le barche ogni giorno più volte potrebbe essere conveniente tenerle in acqua; magari solo nella bella stagione. Le barche che stanno in acqua, in poche settimane si riempiono di alghe e con il passare del tempo anche di vari molluschi ma quel che è peggio è la presenza di organismi xilofagi nell'acqua di mare che divorano le barche in poco tempo. Ecco perché la manutenzione di una barca ruota al 90% attorno alla pulizia e la protezione della carena. Non è raro dover fare questa pulizia due volte all'anno e per difendere il legno tra un intervento e l'altro si usano pitture tossiche antivigetative. È proprio questa attività che di solito scandisce tutti gli altri interventi manutentivi sul resto dello scafo.