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Andiamo avanti a smontare la coperta togliendo le tavole una ad una. Un levarìn è indispensabile ma per non lasciare troppe cicatrici nel punto d'appoggio, è meglio frapporre una tavoletta. Purtroppo la presenza della vetroresina complica un po' lo smontaggio obbligandoci prima a tagliarla lungo i comenti. Molti chiodi si rifiutano di mollare il baglio in cui sono conficcati preferendo sfondare con la testa la tavola della coperta; dovremo poi rimuoverli con la forca del levarìn. Si può osservare come, prima dell'uso della vetroresina fosse comune stagnare le coperte con il normale calafataggio in stoppa, come il resto del fasciame. Oggi, nell'era della chimica industriale, ci sono orde di sigillanti gommosi che si offrono a risolvere questo annoso problema. Non ho ancora capito se sono veramente più efficaci della vecchia stoppa.