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Spesso le teste dei trasti, e tutto ciò che ci si trova sotto, marciscono facilmente. Questa volta però osservando da sopra e da sotto non appare evidente un degrado di queste parti. Insistendo con un punteruolo però si trovano dei punti deboli ed in particolare scopriamo che il sercio, qui sotto, con epicentro sotto all'ombrinale della coperta, si può bucare parte per parte senza nemmeno bisogno del punteruolo. Risanare questo pezzo di sercio infilandosi sotto al trasto, in mezzo tra le falche la nerva, la testa del baglio e il sancon è un incubo che può valere la pena solo se tutte queste parti sono sane. Invece indagando ancora, scopriamo che ambo le teste del baglio maggiore sono sane solo in apparenza mentre all'interno sono svuotate dal marcio. Questo è il segno che cercavamo e che ci consente finalmente di uscire da questa lunga fase di perlustrazione per entrare nella prima vera fase del lavoro: la demolizione. Sia con l'intento di riciclare il più possibile sia quello di mantenere chiari riferimenti, cerchiamo di smontare i vari pezzi senza distruggerli. Per il trasto di prua ci vuole una gran pazienza divaricandolo dalla coperta con dei cunei quel tanto che basta per passare con una lametta e troncare tutti i chiodi.